Come si fa a convivere con chi adora la tua cucina, va letteralmente pazzo per i tuoi dolci però, mannaggia la miseriaccia, mangia pure i tavoli senza mettere su nemmeno un filo di ciccia mentre invece io...
No, dico, a colazione è capace di mangiarsi mezza confezione di biscotti Osvego Gentilini, e come si compete con questo!
Vabbè, aguzzo l'ingegno culinario di rivisitazione classiche ricette togliendo buona parte dell'apporto calorico.
Approfitando dell'adorazione per le mele di entrambe decido per una crostata di mele.
Alla sfoglia o la frolla ricchissime di burro che in questa occasione respingo con un fermissimo "vade retro", preferisco la pasta brisée.
La preparo sostituendo il burro con l'olio e la lascio riposare in frigo per circa 30 minuti avvolta nella pellicola trasparente.
Intanto lavo bene due mele renette rigorosamente non trattate, tolgo il torsolo e le affetto con tutta la buccia, mi piace l'idea dell'effetto colore una volta affettata.
Le dispongo a raggiera sulla pasta stesa formando più strati, così il ripieno sarà più gustoso, già lo pregusto...ARGHHH!!! LA DIETA! ufff...vabbè...
Poi, l'unica concessione poco light, monto a neve due albumi assieme a 20 gr di zucchero al velo, come si prepara una meringa, e lo verso sulle mele.
Potrei accontentarmi così, no!?! Macché.
Noto che nel cestino di vimini ci sono ancora le nocciole che mi ha portato Anna quando mi ha chiesto di prepararle i tozzetti, ed è un attimo!
Prendo una manciata di nocciole, le trito grossolanamente e le spolvero sulla superficie della torta.
E' fatta. Ora non resta che infornare.
A 180° per 35 minuti, regolatevi non solo dalla brunitura della pasta ai bordi ma anche dalla leggera meringa che avrete in superficie.
Merenda quasi light assicurata!
Quasi, perché una fetta di questa delizia mi regala 317 calorie!
Eh si, siamo nate per soffrire... Buona crostata a tutti!
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