mercoledì 30 gennaio 2013

Una Crocchettona per Francescona

Siamo alla fine degli anni '80.
Nelle svariate pizzerie romane col pomodoro nel nome, impazzano fritti, frittini e crocchette.
S'impana qualsiasi alimento e lo si abbina ad altrettanti alimenti che, spesso, passavano di lì e sarebbe stato molto meglio se fossero passati inosservati.
Francesca (soprannominata affettuosamente da noi amiche Francescona causa altezza e peso decisamente adeguati) ne era affezionatissima frequentatrice.
Una domenica sera, durante una discussione davanti a un tripudio di fritti, Francescona esprime disappunto filosofico nonché odio fisico per quelle che in menù venivano indicate come "crocchette prataiole" (un mix di verdure e patate cotte in forno) gettonate parecchio da noialtre amiche, spesso in lite con la bilancia.
Francescona, viene da se, non era mai stata particolarmente attratta dal cibo salutista, infatti nonostante la mia già buona reputazione di cuoca, l'attenzione particolare al conteggio delle calorie, faceva si che rifiutasse di assaggiare qualsiasi piatto a base di verdura.
E' nata così questa versione delle crocchette prataiole dettata dal connubio della personale passione per i fritti di big Francy e dalla mia per la cucina.

Al mercato abbiamo comprato circa un chilo di erbette miste, le abbiamo lavate e lessate in poca acqua salata bollente. Le abbiamo scolate, sgocciolate con attenzione e poi tritate grossolanamente.
Dopo una breve lotta sulla quantità di burro da usare, si è raggiunto un compromesso facendone fondere in padella 20gr  assieme a 40gr di pancetta affumicata tritata, uno spicchio d'aglio, un ciuffetto di prezzemolo tritato e una grattata di pepe. Il tutto a cuocere per pochi minuti, ma secondo la legge del soffritto di Francescona.
A parte abbiamo sbattuto 2 uova più un tuorlo con un pizzico di sale 4 cucchiai di parmigiano, altrettanti di besciamella e qualche goccia di salsa Worchester, siamo negli anni '80 dopo tutto.
Abbiamo unito l'impasto a 200gr di purè di patate e mescolato per bene in modo da far legare tutti gli ingredienti tra loro.
Abbiamo formato delle palline che poi abbiamo passato nel pangrattato e fritto in olio bollente e servito caldissime con l'immancabile aggiunta di sale da parte di Francesca perché: "...'a Fanny, mettice più sale sennò non sa de gnemte!"


Il risultato, devo ammettere, ha avuto uno strepitoso successo anche tra i maschietti della comitiva e allora viene da pensare: come mai ho inserito questa ricetta tra "i Flop di Fanny"?
Ma scherzate! Avete fatto un rapido calcolo delle calorie?!?





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