In questo periodo sto sperimentando sempre più ricette con ingredienti della cucina naturale. Abbassare le calorie sulla mia tavola è diventato un obbligo, mai e poi mai però, abbasserei il livello di gusto.
Quindi, ecco una ricetta sfiziosa che volendo può essere considerata piatto unico.
Un equilibrato mix di cereali e verdure con lo sfizio della frutta secca.
E' partito tutto da una confezione di miglio decorticato che languiva in credenza da qualche mese. Che ci faccio? Ignorato il pensiero "siamo mica cardellini" apparso nella mia mente già dall'acquisto e incoraggiata dalle sue proprietà nutrizionali come ferro e vitamina B, con gesti automatici ho iniziato a scegliere padellame e utensili vari.
Dopo averlo lavato sotto acqua corrente e ben scolato, ho preso la pentola simil padella dal fondo spesso, utilissimo dono di nonna Luciana, e ci ho versato un cucchiaio di olio extra vergine di oliva.
Cerco di mantenere basso l'apporto calorico, se non avete di questi problemi ma vi piace la ricetta per la sua mancanza di glutine, versatene un paio.
Ho lasciato che il cereale tostasse (ne ho usato 100gr per due persone) e poi ho aggiunto due parti di acqua per una di cereale.
Ho coperto e lasciato cuocere a fuoco leggero per circa
20 minuti.
Nel frattempo ho ben pulito e tagliato una carota, una costa di sedano e una piccola cipolla rossa di Tropea col classico taglio mirepoix, praticamente a cubetti.
Nel frattempo ho ben pulito e tagliato una carota, una costa di sedano e una piccola cipolla rossa di Tropea col classico taglio mirepoix, praticamente a cubetti.
In una nuova padella ho versato un secondo cucchiaio di olio e.v.o. l'ho lasciato scaldare a fiamma piuttosto vivace aggiungendo un cucchiaio di salsa di soia leggera, la Tamari.
Ho aggiunto il mirepoix di carota, sedano e cipolla e lasciato saltare il tutto per qualche
minuto.
Nell'attesa ho preso un piccolo padellino dove ho tostato, assolutamente senza aggiungere grassi, una manciata di pinoli mantenendo il fuoco basso, molto attenta a non farli bruciare. Un'altrettanta buona manciata di olive taggiasche l'ho invece denocciolata e tritata grossolanamente.
Durante queste operazioni ho comunque controllato la cottura del miglio, esperimento si ma che esperimento riuscito sia!
Quindi ho unito i pinoli con le olive e proseguito la cottura per altri 3 minuti, mescolando spesso.
A fine preparazione, un filo di olio e.v.o. (io ho usato quello dalla vendemmia degli olivi reatini di Sandro e Marcella, spremitura a freddo) e qualche scaglia sottile di parmigiano reggiano.