Una delle conseguenze positive della mia recente intolleranza alla carne di manzo e a tutto ciò che ne deriva, mi ha spinta a scegliere più spesso il pesce come alimento proteico base dei miei pasti.
Certo, che dire, ho quasi pianto nel dare addio all'amato e veloce pasto a base di bresaola con rucola e parmigiano per almeno i prossimi 4/6 mesi, ma tant'è.
M'inchino ai dati rilevati nel mio sangue e mi tuffo a mare, approfondendo la mia cultura ittica in cucina.
Questa ricetta (come tante altre) l'ho dovuta modificare, evitando di inserire nel ripieno del pesce spada sia pomodori che peperoncino, ma voi fatelo tranquillamente!
Nel caso dei pomodori, consiglio questo metodo: una volta tolto il picciolo, fare un taglio a croce sulla sommità, immergere in acqua bollente per circa un minuto poi togliere la pelle, la parte interna con i semi e passare al forno finché non si asciuga, ma senza aggiungere lo zucchero come previsto per i pomodori confit.
Eccoci alla mia preparazione per due persone: come prima cosa il ripieno.
In una ciotola mescolo un etto di pangrattato ad una piccola manciata di capperi scrollati dal sale, qualche foglia di basilico tritato, 5 olive verdi e 5 olive nere sminuzzate, uno spicchio di aglio tritato.
Da una fetta spessa di pesce spada, ricavo quattro fettine piuttosto sottili alle quali tolgo la pelle esterna.
Se non si riesce ad avere uno spessore di pochi millimetri solo con il taglio, si può schiacciare delicatamente con un batticarne la fetta di spada, inserendola tra due fogli di carta da forno.
Adagio un paio di cucchiai di ripieno su ogni fetta di pesce e le arrotolo facendo attenzione a ripiegare bene anche i bordi laterali per non far fuoriuscire il ripieno.
Con l'aiuto di qualche stuzzicadenti si ferma ogni involtino e lo si posiziona in forno caldo a 180°C per circa 10 minuti spolverandone la superficie con gli avanzi del ripieno, se avanzato.
Si serve caldo e se la misura degli involtini è minima, sono un'ottimo aperitivo finger food!
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